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giovedì 26 giugno 2008

Il Tibet riapre le porte al turismo


Dopo mesi di tumulti cominciati lo scorso Marzo e di repressione violenta attuata dal governo cinese in Tibet, ieri 25 Giugno i primi due turisti, due svedesi, hanno oltrepassato le frontiere del Tibet sino a raggiungere Lhasa, la capitale della regione, e altri quattro provenienti dal Singapore arriveranno entro domenica.

Il tibet aveva già riaperto le porte al turismo locale lo scorso 23 Aprile, data a partire dalla quale si sono contati numerosi visitatori provenienti da Hong Kong, Macao e Taiwan. Tanor, il vice direttore dell'Ufficio Regionale del Tibet, sostiene che i turisti hanno avuto modo di constatare che ormai nella regione si respira un clima di stabilità e la gente è più serena. Lo stesso Tanor dà il benvenuto a tutti i turisti cinesi e stranieri.

Un primo segno di pace è stato dato la scorsa settimana dai Cinesi, quando in concomitanza del passaggio della fiaccola olimpica nella città di Lhasa sono stati rilasciati mille prigionieri Tibetani. Tuttavia rimangono ancora 42 persone nelle prigioni cinesi e su di loro pendono gravi capi di imputazione.

Il Tibet rappresenta da sempre una forte attrazione per i turisti. Nei primi mesi dell'anno, prima degli scontri, il business turistico è cresciuto notevolmente, contando sino a 110.000 turisti. Elevate sono le aspettative del governo regionale sul tasso di crescita del turismo nella regione.

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