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mercoledì 18 giugno 2008

In Italia il turismo è in crisi


Ombrelloni chiusi, alberghi semivuoti, campeggi deserti: comincia male la stagione turistica 2008 ed i primi consuntivi non lasciano presagire nulla di buono.E’ l’allarme lanciato dagli imprenditori del settore turistico balneare e ricettivo con carattere di stagionalità che, a causa del tardivo arrivo dell’estate, si trovano a fare i conti con disdette e calo delle prenotazioni e delle presenze.
Alle condizioni atmosferiche inclementi, che hanno penalizzato molte regioni italiane, si aggiunge la ridotta capacità di spesa dei turisti e la forte concorrenza degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Gli imprenditori turistici stagionali vivono insomma una situazione al limite della drammaticità, dopo aver effettuato sostanziosi investimenti per riqualificare le aziende ed offrire servizi all’insegna della qualità e nonostante l’impegno per mantenere un sostanziale equilibrio nella determinazione dei prezzi e delle tariffe 2008.
La categoria degli stabilimenti balneari, in particolare, parte già fortemente penalizzata dalla questione relativa al calcolo dei canoni demaniali sulle pertinenze, per la quale si chiede da tempo una proroga al 31 dicembre 2008 e la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare seriamente la materia.
A questo punto appare indispensabile una revisione della partita sugli studi di settore. Assoturismo e Confesercenti s’impegneranno, in sede di confronto con l’Agenzia delle Entrate e la So. Se., per sottolineare quanto più possibile la gravità della situazione e per fare in modo che Ge.ri.co. 2009 tenga in considerazione l’andamento altalenante della stagione in corso.

Da confesercenti.it

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