
Il turista modello? È giapponese. Educato, ordinato, pulito e tranquillo. E soprattutto, il più propenso ad aprire il portafoglio, che da sempre è la dote più ammirata e ricercata da chiunque lavori nel settore. Lo dicono i 4000 albergatori interpellati dal Best Tourists 2008, uno studio condotto dalla Tns Infratest per conto di Expedia, la popolare agenzia di viaggi online.
Gli operatori turistici hanno dato i loro giudizi ai loro clienti, tenendo conto di diversi parametri fra cui educazione, pulizia, eleganza, curiosità per la cucina straniera e disponibilità a spendere. La classifica generale, dove vincono i giapponesi, è il risultato della media di tutte le virtù.
Gli italiani, che in questa classifica non brillano (anche se ora sono al 14° posto, cinque posizioni più in alto rispetto a un anno fa), primeggiano però in eleganza. Insomma, siamo chiassosi e nemici di qualsiasi lingua diversa dalla nostra, ma non sbagliamo un abbinamento. Mentre i tedeschi, apprezzati da tutti per la loro pulizia (secondi in classifica generale), insistono ancora con quei terribili calzini con gli zoccoli.
Subito dopo i giapponesi, a pari merito con i tedeschi, si piazzano gli inglesi. Bisogna dire, però, che i sudditi della regina sono benvoluti solo dagli albergatori americani, più ancora dei nipponici. Per un gestore europeo, una prenotazione dall'Inghilterra non è mai una buona notizia: cafoni, rumorosi, lasciano le stanze in condizioni terribili. Il terrore di ogni addetto alla pulizia.
Viene da chiedersi se gli inglesi si comportino davvero in maniera diversa a seconda della latitudine in cui viaggiano (che ci sia un pizzico di riverenza verso i fratelli americani?) o se nel giudizio degli europei non pesi la rivalità tipica del vecchio continente.
Di certo non hanno nessun timore gli americani, che si trovano in cima alla classifica dei più rumorosi. Un baccano che, però, viene tollerato volentieri dagli albergatori. Nonostante il deprezzamento del dollaro, infatti, gli statunitensi continuano a essere dei generosi spendaccioni. Tutto il contrario dei francesi che dominano la classifica dei turisti più tirchi. Quando si tratta di lasciare mance, i nostri cugini d'oltralpe diventano sordi. Oltre a essere molto in basso nella classifica generale (diciannovesimi), ai francesi non piacerà neanche il terzo posto nella classifica dei più eleganti. Passi per gli italiani, dominatori incontrastati, ma trovarsi dietro persino agli inglesi, che a sorpresa hanno conquistato il secondo posto, deve essere uno smacco difficile da digerire.
Ma c'è un'altra sorpresa: gli americani sono i più disponibili a imparare la lingua del paese che visitano. Alla faccia del pregiudizio che vuole gli angolofoni ostinati a parlare con il loro accento, indipendentemente dal continente in cui si trovano. I francesi, invece, si confermano i meno interessati agli idiomi stranieri.
Gli ultimi posti della classifica sono occupati da indiani e cinesi. Da qualche anno sono sempre più numerosi nelle città d'arte europee, ma a quanto pare ai turisti dei due giganti emergenti manca ancora un po' di bon ton. In vista delle olimpiadi di quest'estate il governo cinese ha lanciato una campagna contro l'abitudine di sputare per terra. E chi ben comincia è a metà dell'opera.
E voi, in vacanza, come vi comportate? Siete d'accordo con queste classifiche? Secondo voi gli italiani sono davvero i turisti più eleganti?
Articolo tratto da "La Repubblica", di Federico Formica






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